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24 Nov 2023

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© Presentazione

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2 LE SFIDE EDUCATIVE La Rete WEEC Italia riunisce gli educatori ambientali e i docenti di ogni ordine e grado che si occupano di educazione ambientale e alla sostenibilità (EAS). Ogni anno la scuola estiva è il contesto privilegiato per confrontarsi sulle buone pratiche, condividere riflessioni e conoscenze, aggiornarsi, fare formazione con differenti approcci di educare all’ambiente e alla sostenibilità, sostenersi nell’azione educAttiva, sperimentare metodologie educative per rispondere ai nuovi bisogni educativi e formativi che emergono nel mondo della scuola e dell’educazione ambientale.

 

Nel 2021, dopo un anno segnato profondamente dal Coronavirus diventa ancora più interrogarsi sul senso delle parole ora all’ordine dell’Agenda politica del Paese e di tutta Europa: transizione ecologica, new geen deal, transizione digitale. Nulla sarà più come prima, si dice: ma i primi a rimanere smarriti sembrano proprio quelle figure educative - a partire dai docenti e dagli insegnanti - chiamati ora a ricostruire il futuro dei giovani sulle macerie dell’isolamento, della diffidenza reciproca, della paura dell’altro.

 

Oggi più che mai ricostruire un'immagine positiva del futuro, per creare speranza e dare sostanza alla transizione ecologica, significa insegnare a navigare nella complessità - per attraversare con fiducia la crisi climatica che stiamo vivendo. Se il Covid-19 ha messo a nudo tutte le contraddizioni del nostro vivere sociale e del nostro modello di sviluppo, la situazione di emergenza pandemica ci ha reso tutti ancora più fragili e smarriti e ha reso ancora più evidente il bisogno di educarsi a vivere la complessità per costruire il futuro: complessità del contesto educativo e della digitalizzazione delle conoscenze, ma anche complessità del contesto socio-ambientale di un mondo globalizzato e vulnerabile, di come intendere l’economia circolare, la transizione ecologica, i grandi fenomeni dell’Antropocene. Imparare la complessità significa altresì trasformare la Summer School in un’occasione sperimentale e formativa per apprendere da noi stessi come vivere la complessità, affrontare la presente crisi climatica all’interno dei propri contesti educativi e come attivare energie nuove e trasformative, quelle dei giovani.

 

Nella sicurezza di un contesto Covid-free, impareremo da noi stessi, innanzitutto, come “agire il setting educativo” mantenendo il distanziamento necessario tra le persone e trovando una “modalità speciale” per stare insieme e condividere l’esperienza non solo in presenza ma anche a distanza.

 

 

3 UNA METODOLOGIA CONSOLIDATA E IL FORMAT La metodologia formativa e l’articolazione della scuola estiva, ormai ampiamente sperimentate, consentono ai partecipanti di innescare spirali di esperienza, dialogo, riflessione in coerenza con quanto si vuole praticare nei percorsi di educazione alla sostenibilità nei diversi contesti educativi. Dal punto di vista metodologico la Summer School della rete WEEC è caratterizzata dall’alternarsi di 4 momenti formativi: 1. “Alimentazioni culturali”: lezioni in plenaria con speciali “testimoni del nostro tempo”, grazie alla presenza di relatori d’eccellenza selezionati tra gli esperti del settore a livello nazionale.

 

Sono stati invitati: Mario Salomone, presidente della Rete WEEC Italia: “Transizioni dell’educazione”;

 

● Mauro Ceruti, IULM: Complessità ed educazione;

 

● Antonio Navarra, presidente del Centro Studi Euro Mediterraneo sui cambiamenti climatici e rappresentante italiano all'IPCC: Il sistema climatico e le sue interazioni come modello per affrontare la complessità;

 

● Alessandro Chiarucci, presidente Società botanica italiana: Complessità della vita vegetale e clima.

 

● Giovanni Borgarello, Regione Piemonte e Giovanna Del Gobbo, Università di Firenze, Complessità territoriale e complessità educativa - i Patti educativi di Comunità, le Scuole Ecoattive, l'Educazione Civica.

 

● Antonella Bachiorri, Rete WEEC e CIREA Università di Parma: Educazione al clima; Valeria Veglia, Città Metropolitana Torino e Claudia Galetto, IRES Piemonte,

Un modello di apprendimento sociale, tra scuola e territorio, per la green education ed esperienze giovanili in particolare dell'area della Città Metropolitana di Torino.

 

2. “Officina delle idee”: momenti di lavoro, confronto, e riflessione di gruppo moderati da uno dei formatori esperti della rete WEEC.

 

Le attività riprendono i temi introdotti dalle “alimentazioni culturali”, dai “laboratori” o dai “casi studio”, aprendo un contesto positivo di rielaborazione all’interno dei propri ambienti professionali.

 

Le Officine delle Idee consentono ai partecipanti di ampliare i contesti di narrazione di reali esperienze di educazione ambientale realizzate nei territori e focalizzando in particolare gli aspetti metodologici agiti nei differenti contesti.

 

Durante il giorno sono previsti due momenti di Officina delle idee anche in parallelo, permettendo sempre la suddivisione dei partecipanti in gruppi di lavoro ridotti, per agevolare la comunicazione, e vengono proposte tecniche di condivisione e di gestione non formale dei gruppi: world café, discussioni guidate, setting di partecipazione anche a distanza, mappe concettuali.

 

Compito di ciascun gruppo di lavoro, dopo la presentazione dell’attività, è quello di produrre un elaborato con analisi ed idee in merito all’argomento trattato e riportarlo alla plenaria, ampliando ulteriormente la possibilità di confronto.

 

4 All’inizio e alla fine della scuola l’Officina delle Idee lascia lo spazio a forme interattive più corporee, finalizzate rispettivamente alla conoscenza tra le persone partecipanti in quanto portatrici di saperi e competenze e alla valutazione/autovalutazione dell’esperienza condivisa.

 

Di seguito alcuni contesti di Officina delle Idee

 

Conoscersi per accogliere: come rompere il ghiaccio mentre il ghiaccio si scioglie

 

La fiera delle varietà: world café delle buone pratiche biodiverse Attivare il corpo per risvegliare l’energia: il respiro dentro, l’aria e il clima fuori

 

Esercizi di botanica cognitiva: le piante salveranno il mondo Enneagramma e clima: come trovare le interdipendenze

 

Mettere in gioco paure e resistenze: ciò che frena la nostra transizione ecologica! Impronta ecologica e il nostro passo lieve sulla Terra: il segno che lasciamo

 

Tempo metereologico e clima di gruppo: semplici modi per prevenire i problemi

 

Per una scuola eretica: la valutazione nella didattica della scuola post-covid

 

Autovalutarsi per valutare l’apprendimento

 

3. Laboratori: vengono proposti giornalmente, in parallelo, laboratori con un conduttore esperto finalizzati a rendere protagonisti i partecipanti nei percorsi educativi, a favorire l’esplorazione di sé, degli altri e dell’ambiente, a mettersi in gioco in prima persona, a sperimentare tecniche, stili relazionali, a mettere in azione le competenze acquisite.

 

I laboratori costituiscono la parte applicativa della metodologia della Summer School, intendendo con questa espressione la focalizzazione sul saper fare necessario per mettere in azione le conoscenze e le competenze di ciascuno. I partecipanti, divisi in gruppi di lavoro, devono collaborare principalmente per progettare insieme potenziali attività e iniziative sulla base di strumenti, risorse e indicazioni forniti inizialmente e sperimentare in prima persona alcune metodologie educative di successo proposte dai conduttori.

 

Le proposte dei laboratori sono:

 

PIONIERI DI SOSTENIBILITÀ con Giovanni Borgarello e Silvia Crema;

 

ECONOMIA CIRCOLARE e CAMBIAMENTI CLIMATICI con Elena Bosi e Greta Golia;

 

LA MIA IMPRONTA ECOLOGICA E DEL CARBONIO (come strumento per educare alla complessità e ai cambiamenti climatici) con Antonio Bossi e Irene L’Abate.

 

COMUNICARE LA CRISI CLIMATICA Silvia Crema e Andrea Giuliacci.

 

4. Casi di studio: incontri con realtà locali di particolare interesse: rappresentanti di progetti, enti, istituzioni, associazioni, cooperative, imprese.

 

Lo scopo è quello di sviluppare analisi e riflessioni sulle dinamiche della rete territoriale che possano avere valore generale, entrare nel vivo di esperienze là dove esse si sviluppano, “toccare con mano” pratiche di rete di educazione e tutela ambientali.

 

5 In questa edizione sono previsti incontri con gruppi:

 

TITOLO e SOGGETTO/I di RIFERIMENTO CONTESTO CONTENUTO del CASO STUDIO

 

Per una Valle sostenibile, Giorgio Salza (Comune di Torre Pellice), giovani del Gruppo “Cotiledoni”, educatori Coop.

 

La Tarta Volante e CSD Chiesa Valdese Val Pellice, Patto Educativo di Comunità Percorsi di educazione alla sostenibilità dai 6 ai 29 anni (un esempio di una strategia ed una politica organiche e continuative) Mariangela Carpenzano, ARPA Piemonte, e insegnanti delle Scuole piemontesi Piemonte – Corsi di formazione “Noi e l’aria” e “Il clima che cambia” organizzati da Regione Piemonte, ARPA Piemonte e CESEDI Città Metropolitana

Esempi significativi di percorsi di educazione ambientale condotti dalle scuole piemontesi
 

Irene L’Abate, Città Metropolitana di Firenze – Lab Villa Demidoff, e altri (Coop Terza Cultura- spinoff Università di Firenze) Area Metropolitana di Firenze Percorso per la definizione di un curricolo di Educazione civica incentrato sulla sostenibilità

 

PierLuigi Cavalchini, insegnanti, Pro Natura e ARPA Associazione Docenti Senza Frontiere - Alessandria Efficacia della comunicazione ambientale 

 

Le misure di sicurezza adottate per rispondere all’emergenza pandemica hanno creato nuovi bisogni, molto urgenti e forti, per il mondo della didattica e dell’educazione. Inoltre, la quarantena forzata e il distanziamento hanno creato difficoltà e nuove opportunità per chi, come noi, intende il proprio lavoro in un’ottica di rete. Molti enti, organizzazioni e associazioni hanno dovuto ripensare la loro attività in chiave digitale. Tante le domande pedagogiche emerse in questo periodo, nuove sfide che implicano nuovi contesti formativi e modalità di confronto. - COME È CAMBIATA L’INTERAZIONE E LA RELAZIONE EDUCATIVA USANDO METODOLOGIE DI DIDATTICA A DISTANZA?

 

Nel mondo dell’educazione e del networking, una modalità ormai divenuta usuale è il webinar o la videoconferenza. Ma esistono altri strumenti e piattaforme di cooperative learning che permettono un utilizzo più creativo ed innovativo dell’interazione digitale.

 

La smaterializzazione della relazione educativa ha posto una decisiva trasformazione dalla nozione di “setting pedagogico” (fatto di ruoli ma anche di disposizione, posture, corpi in movimento, regole di ingaggio) a quello di “ambiente di navigazione” (che al contrario vive sulla asincronicità, sulla interazione scritta, sugli instant messages e instant video).

 

Il contesto della summer school ci aiuta a comprendere come utilizzare questi strumenti non solo per “tenersi in contatto” ma per “fare comunità”, in modo coinvolgente e motivante.

 

7 - COME PENSARE ALL’APPRENDIMENTO A DISTANZA IN FORMA INTERATTIVA E COSTRUTTIVA E NON COME MERA TRASMISSIONE DI CONOSCENZE? L’interazione tramite i dispositivi a distanza rischia di tradursi forzatamente in modalità di insegnamento trasmissivo, lezione frontale e unidirezionale. Se già può essere difficile in presenza ingaggiare gli utenti, con quali tecniche e strumenti è possibile farlo a distanza? Quali buone pratiche e tecniche di ingaggio in questi mesi sono risultate efficaci? Quali rischi e quali errori possiamo onestamente vedere in tutte le attività che di siamo trovati a dover sperimentare? -

 

COME AFFRONTARE IL NUOVO RAPPORTO CON TECNOLOGIE E AMBIENTI NATURALI? Con la didattica a distanza, per gli studenti, i dispositivi “smart” sono passati da essere strumento per uso ricreativo a strumento di apprendimento e di responsabilità. Se prima bambini e adolescenti venivano sgridati perché “troppo attaccati allo schermo”, adesso vengono invece spinti a farne uso continuativo. Lo stesso paradosso investe gli educatori, in particolare gli educatori ambientali, che da sempre hanno evidenziato come il rapporto con la natura e le attività outdoor sia imprescindibile. Come quindi rapportarsi di fronte a questo paradosso, nel momento in cui è diventato necessario fare educazione ambientale attraverso uno schermo, spesso da casa? Come è cambiato il nostro rapporto con la natura – quella di prossimità e quella solo osservabile a distanza, quella solo desiderata e quella ormai inaccessibile?

 

- COME ORGANIZZARE DI NUOVO LA RELAZIONE EDUCATIVA IN PRESENZA MA CON IL DISTANZIAMENTO? 8 Da quando sono tornati in classe o a fare attività educative, bambini, ragazzi, educatori e insegnanti, hanno dovuto imparare un nuovo modo di stare insieme, con tutti gli accorgimenti necessari per il mantenimento della distanza di sicurezza. Come è cambia il setting educativo, dovendo mantenere le distanze? Come la tecnologia di prossimità ci può aiutare a vivere meglio questa inedita scena educativa?

 

Ed è possibile immaginare ancora una unitarietà di gruppo, anche se il gruppo è spazialmente diviso? Ci siamo fatti queste domande e abbiamo pensato che sia importante provare a rispondere insieme a tutti gli attori dei servizi educativi interessati come noi a sperimentare su di sé i nuovi scenari che siamo chiamati a immaginare e per cui attrezzarsi. La Summer School si farà quindi in “modalità speciale”: se da un lato si garantisce la possibilità di partecipare in presenza con modalità sicure, in spazi distanziati; dall’altro si prevede la possibilità di partecipare a distanza, in modalità realmente cooperative e di crescita personale. Vogliamo dare la possibilità di sperimentare in prima persona le nuove modalità educative che tutti siamo chiamati a sviluppare nel prossimo anno scolastico, il mantenimento delle misure di sicurezza per i partecipanti in presenza e l’utilizzo cooperativo di strumenti digitali innovativi e creativi.

 

9 NOTA AGGIUNTIVA 1: CONTATTACI O MOSTRA IL TUO INTERESSE! Abbiamo ritenuto che in questo modo lo spirito e la convivialità di una Summer School possa essere mantenuto intatto: nel contesto dell’EAS, fare networking vuol dire proprio mettersi in gioco, e dare vita a nuove metodologie educative, nuovi strumenti, nuovi kit esperienziali per attivare strategie educative e di crescita personale e sociale – di comunità, di territori, di cultura. Insieme a te vogliamo connettere il locale e il globale per creare realmente sostenibilità nelle comunità educative e nei territori da cui ciascuno proviene. Se anche tu ti sei posto queste domande e se la proposta ti interessa, scrivi a segreteria@weecnetwork.it o fai una manifestazione di interesse tramite l’apposito contact form nella barra laterale di destra di questo sito (Attenzione: su tablet e smartphone, il contact form si trova al fondo della pagina).

 

NOTA AGGIUNTIVA 2: SEI GIOVANE? BENVENUTO! Nell’ambito della prossima edizione, la Rete WEEC Italia intende dare l’opportunità di partecipare gratuitamente a 4 giovani che vogliono sviluppare le proprie competenze anche ai fini professionali e di orientamento, oltre a 6 giovani in Servizio Civile Universale. Le borse di studio del valore di 500€ ciascuna prevedono la copertura della quota di iscrizione, i materiali didattici e parte dei costi di residenzialità. L’organizzazione si riserva, a fronte di maggiori richieste di adesione da parte di giovani, e con lo scopo di agevolare la partecipazione giovanile e di aumentare quindi i giovani beneficiari, di coprire solo in parte le spese di residenzialità, tenendo invariato il valore complessivo delle borse di studio.

 

 

10 NOTA AGGIUNTIVA 3: ASPETTI TECNICI PER LA GESTIONE DELLA MODALITÀ ON LINE Per la realizzazione della Summer School on line, le soluzioni operative devono essere orientate all’opportunità di: - sviluppare ed organizzare una piattaforma di apprendimento basata su software “open source” che potrà essere utilizzata per tutti gli eventi a carattere formativo della rete WEEC - realizzare soluzioni homemade/self-made con attrezzature semi professionale di tipo vlogger Per poter attivare tali servizi sarà necessario dotarsi di (le soluzioni indicate sono a titolo esemplificativo, potranno subire variazioni nelle scelte definitive, pur mantenendo l’economicità e la qualità del prodotto): Piattaforma digitale La soluzione più opportuna è Moodle (Modular Object-Oriented Dynamic Learning Environment, ambiente per l'apprendimento modulare, dinamico, orientato ad oggetti) è una piattaforma di e-learning, ovvero uno strumento didattico, con accesso ed utilizzo interamente web, che supporta la tradizionale didattica d'aula e permette ai formatori di pubblicare e rendere accessibile agli utilizzatori il materiale didattico delle lezioni/esperienze formative, di veicolare comunicazioni, di pubblicare informazioni sul corso e sulle lezioni/esperienze, di somministrare compiti/esercitazioni, test ed altro ancora. Moddle consente di: - pubblicare materiali didattici; - progettare e proporre attività individuali e collaborative; - sviluppare, pianificare e gestire diversi tipi di attività di valutazione; - gestire le comunicazioni con gli utenti. Suite per dirette video Open Broadcaster Software (noto anche come OBS) è un programma di streaming e registrazione video gratuito e open source, gestito dal Progetto OBS. È una suite software per la registrazione e la trasmissione in diretta. Con diverse funzionalità, tra cui cattura video in tempo reale da sorgenti e dispositivi vari, composizione di scene, codifica, registrazione e trasmissione.

 

La trasmissione dei dati può essere effettuata verso qualsiasi destinazione di supporto RTMP, inclusi molti preset per i siti web in streaming quali YouTube e Facebook. Piattaforma web conference BigBlueButton è una soluzione di web conferencing open source per l'apprendimento online che fornisce la condivisione in tempo reale di audio, video, diapositive, lavagna, chat e schermo. Consente inoltre ai partecipanti di unirsi alle conferenze con le loro webcam e invitare oratori ospiti. Offre differenti tool messi a disposizione dei docenti/relatori e degli allievi/partecipanti per permettere una corretta fruizione ed erogazione delle ore di docenza/intervento online in tempo reale.

 

Tutto in un'unica soluzione completamente Open Source. Attrezzatura e servizi web - Notebook e/o postazione gestione hardware e connessione web ed eventuale post-produzione (tipo Lenovo ThinkPad P70 o similari) - Videocamere digitali 4k o standard HDTV, FullHD 1080p con connessione Wi-Fi o Bluetooth e via cavo (diverse connessioni) 11 [tipo: Nikon Z50 (venduta con kit per VLOG) o Panasonic Lumix G DC-GH5 (semiprofessionale)] - Microfoni per web conference e/o micro cardioide; microfoni direzionali e/o d’ambiente, mixer audio per gestione fonti IN-OUT [tipo: Logitech BCC950 ConferenceCam (soluzione economica); PolycomHDX 7000-720 7000-720 HDX (soluzione semi-professionale); oppure soluzioni tipo: RODE NT-1 KIT o soluzioni wireless tipo Rode microphones Wireless GO e Rode Microphones Lavalier GO ] - Box acquisizione audio-video, amplificatori di segnale internet (hotspot e/o accessori similari), illuminatori led [tipo Neewer Pannello LED 160pcs o similari] ed altri accessori per video riprese e web conference

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