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Indagine sulla Didattica a Distanza
A fronte dell’emergenza sanitaria di Covid-19 le scuole si sono trovate obbligate a sostituire la didattica tradizionale in aula con la didattica a distanza (DaD).
AlmaDiploma, con la collaborazione del Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea e degli Istituti associati attivi nell’a.s. 2019/20, ha condotto una rilevazione ad hoc via web (CAWI-Computer Assisted Web Interviewing) per comprendere meglio l’esperienza di didattica a distanza vissuta dagli studenti delle classi quarte e quinte.
L’indagine è stata avviata durante le ultime settimane dell’a.s. 2019/20, precisamente a partire dal 29 maggio 2020.
Dall’indagine emerge un quadro tutto sommato positivo per quanto riguarda la capacità di adattamento e di riorganizzazione, dimostrata sia dalla scuola sia dagli insegnanti nell’affrontare la crisi pandemica e nel garantire la continuità didattica con la modalità a distanza.
Tuttavia emergono criticità legate ai limiti dell’apprendimento a distanza e alle relazioni interpersonali, oltre alle preoccupazioni relative al futuro occupazionale.
POPOLAZIONE OSSERVATA
Sono stati coinvolti 73.2861 studenti, di quarta e quinta, di 246 Istituti: si tratta in prevalenza di liceali (57,0%), seguiti dai tecnici (33,8%) e dai professionali (9,2%).
Per quanto riguarda la distribuzione per area geografica, il 34,0% ha frequentato una scuola del Centro, il 29,7% una del Nord-Est, il 25,7% una scuola del Nord-Ovest, l’8,7% una del Sud e l’1,8% una delle Isole.
Hanno compilato il questionario relativo alla didattica a distanza 23.305 studenti; il tasso di compilazione è del 31,8% (32,9% per le quarte, 30,9% per le quinte)2 . L’analisi delle caratteristiche dei rispondenti in confronto alla popolazione sottoposta all’indagine ha evidenziato alcune differenze per genere e per voto di diploma (naturalmente, solo per gli studenti di quinta poi diplomatisi): le studentesse, ad esempio, corrispondono al 62,1% tra coloro che hanno risposto al questionario, mentre nel totale del collettivo sono il 52,8%.
Per ottenere stime rappresentative del complesso degli studenti coinvolti nell’indagine, i risultati presentati in questo report sono stati riproporzionati. In particolare, il sistema di pesi adottato è stato definito sulla base delle variabili classe (quarta/quinta), genere, tipo di diploma e voto di diploma (per le sole quinte), considerate simultaneamente: in tal modo le proporzioni rilevate nel collettivo dei rispondenti sono state riportate a quelle della popolazione oggetto di indagine.
STRUMENTI DELLA DIDATTICA A DISTANZA
É opportuno ricordare che poiché la partecipazione alla didattica a distanza presuppone l’utilizzo di supporti informatici, nonché di una connessione a internet, e che il questionario sulla didattica a distanza è stato sottoposto a sua volta in modalità CAWI, i rispondenti al questionario appartengono per ovvie ragioni a quella fascia di studenti che dispone di strumenti informatici e di accesso alla rete internet.
Con tali premesse, un primo dato mette in evidenza che, per quanto riguarda la disponibilità delle attrezzature informatiche (pc, tablet, portatili o smartphone) e della connessione per seguire le lezioni, quasi la totalità dei rispondenti (93,6%) dichiara di non aver ricevuto alcun tipo di supporto da parte della scuola e ha dunque fatto affidamento sulle sole risorse disponibili in famiglia.
La scuola ha fornito maggiore supporto agli studenti degli indirizzi professionali, dove il 10,9% degli studenti ha potuto contare su un aiuto da parte della scuola; tale quota scende al 7,1% tra i tecnici e al 4,9% tra i liceali.
Sono stati esclusi gli studenti di classe quinta che non si sono successivamente diplomati. 4.786 studenti non sono stati raggiunti in quanto non in possesso di un indirizzo mail. Escludendo questi studenti dai conteggi, il tasso di compilazione sale al 34,0%.
Analizzando gli strumenti utilizzati dagli studenti per seguire le lezioni (pc fisso, pc portatile, tablet e smartphone), l’88,3% ha avuto a disposizione almeno uno di questi quattro strumenti ad uso esclusivamente personale (87,1% per le quarte e 89,3% per le quinte), con lievi differenze per tipo di diploma (89,1% per i liceali, 87,9% per i tecnici e 84,6% per i professionali).
Il 56,6% degli studenti ha avuto a disposizione un pc fisso o portatile o un tablet ad uso esclusivamente personale (dal 55,3% degli studenti della classi quarte al 57,7% degli studenti del quinto anno); questa quota si attesta al 43,8% tra gli studenti professionali e raggiunge il 55,2% tra i tecnici e il 59,5% tra i liceali.
Se si aggiungono anche gli strumenti condivisi con altri membri della famiglia, il 94,9% degli studenti ha avuto a disposizione almeno uno dei tre strumenti menzionati (pc fisso, pc portatile o tablet); anche considerando gli strumenti condivisi, gli studenti degli indirizzi professionali mostrano una minore disponibilità di tali strumenti rispetto agli studenti dei tecnici e dei licei (rispettivamente 84,2%, 95,1%, 96,5%).
Il 4,9% degli studenti, infine, dichiara di non aver avuto accesso ad uno strumento dotato di schermo grande e di aver partecipato alla DaD solo attraverso uno smartphone.
Questo dato è leggermente maggiore per gli studenti di classe quarta (5,5%) rispetto a quelli di classe quinta (4,4%).
È però soprattutto per tipo di diploma che si registra una differenza evidente: se tra i liceali e tra i tecnici la quota di chi ha dovuto accontentarsi di uno smartphone per seguire la DaD è relativamente bassa (3,3% e 4,8% rispettivamente), tra i professionali raggiunge il 15,3%
La qualità della connessione è stata ritenuta buona (“decisamente buona” o “abbastanza buona”) dal 79,7% degli studenti (80,8% nelle quarte e 78,7% nelle quinte), con lievi differenze per tipo di diploma (a vantaggio dei liceali; 81,4%). Nonostante la quota rilevante di chi ha potuto utilizzare strumenti informatici solo in condivisione, l’89,6% degli studenti (90,6% nelle quarte e 88,8% nelle quinte) ritiene di aver avuto a disposizione strumenti adeguati per seguire la didattica a distanza.
Le differenze per tipo di diploma sono evidenti: 91,4% tra i liceali, 88,5% tra i tecnici e 82,9% tra i professionali; occorre ricordare che tra questi ultimi è minore la quota di coloro che hanno potuto usufruire degli strumenti ad uso esclusivo.
Il 72,5% degli studenti dichiara che la scuola ha erogato la didattica a distanza tutti i giorni per almeno la metà delle ore previste dall’orario scolastico (70,9% nelle quarte e 73,8% nelle quinte) e un altro 16,0% tutti i giorni ma per meno della metà delle ore previste.
Se è dunque vero che per l’88,5% degli studenti la scuola ha erogato la DaD tutti i giorni, per il 10,0% degli studenti la didattica a distanza è stata erogata per giorni a settimana e solo per l’1,1% per meno di 3 giorni a settimana.
Gli studenti dei professionali dichiarano una, relativa, minore continuità nell’erogazione della didattica da parte della scuola: il 51,4% dichiara che la DaD è stata erogata tutti i giorni per almeno la metà delle ore previste dall’orario scolastico mentre il 24,5% dichiara che è stata erogata tutti i giorni, ma per meno della metà delle ore previste dall’orario scolastico.
Tali percentuali sono rispettivamente del 68,6% e del 17,5% tra i tecnici e del 78,2% e del 13,7% tra i liceali.
Gli studenti affermano che i genitori hanno avuto un ruolo importante nel supporto durante la didattica a distanza solo nel 38,4% dei casi (13,1% decisamente sì e 25,3% più sì che no). Tale valore cala ulteriormente per gli studenti di quinta (35,9% rispetto al 41,2% degli studenti di quarta) e per quelli dei tecnici (36,6% rispetto agli studenti dei licei 38,3% e dei professionali 45,0%).
EFFETTI DELLA DIDATTICA A DISTANZA: CARICO DI STUDIO, CAPACITÀ DI CONCENTRAZIONE, EFFICACIA NELLO STUDIO
Il 79,6% degli studenti dichiara che durante la didattica a distanza i compiti sono aumentati rispetto alle lezioni tradizionali: per il 24,7% il carico degli studi non è stato sostenibile, mentre per il 54,8%, sebbene aumentato, il carico è stato comunque sostenibile.
In particolare sono gli studenti del quinto anno ad aver risentito maggiormente dell’aumento dei compiti e dello studio: il 30,1% dichiara di avere difficoltà a sostenerne il carico, quota che si ferma al 18,3% tra gli studenti del quarto anno. Non vi sono differenze rilevanti per tipo di diploma anche se i diplomati professionali lamentano più frequentemente la non sostenibilità del carico di studio (27,0%, rispetto al 25,5% dei tecnici e al 23,9% dei licei). Circa il 20%, infine, dichiara che il carico di studio è diminuito, in alcuni casi rimanendo in ogni caso insostenibile.
Per il 77,6% degli studenti il giudizio sull’efficienza organizzativa della scuola nella pianificazione della didattica a distanza è positivo (per il 22,5% decisamente positivo e il 55,2% moderatamente positivo). La soddisfazione è leggermente superiore tra gli studenti di quarta (79,2% rispetto al 76,3% di quelli di quinta) e tra i liceali (78,1%) e tecnici (77,4%) rispetto ai professionali (75,3%, ma a rispondere decisamente sì è il 25,8%.
Promossa a pieni voti anche la continuità delle lezioni garantita dagli insegnanti (90,6%), con valutazioni trasversalmente elevate tra classi quarte e quinte e tra i tre percorsi di studio .
Passando alla valutazione dell’efficacia della didattica a distanza emergono alcune evidenti criticità, rilevate attraverso quattro domande specifiche. Innanzitutto, solo il 24,9% degli studenti dichiara di essere riuscito a stare più attento - senza distrarsi - rispetto alle lezioni in presenza (28,4% tra gli studenti di quarta e 21,9% tra quelli di quinta).
Inoltre, solo il 29,6% degli studenti ritiene la DaD efficace per l’apprendimento di nuovi argomenti (32,9% per le quarte e 26,8% per le quinte). Il 44,7% degli studenti ritiene la DaD efficace per il recupero o il consolidamento di argomenti già noti (46,4% per le quarte e 43,3% per le quinte). Decisamente allarmante il confronto con la didattica tradizionale: solo per il 16,7% degli studenti la DaD migliora la comprensione degli argomenti trattati rispetto alle lezioni in presenza (19,4% per le quarte e 14,4% per le quinte). Per tutti e quattro questi aspetti legati all’efficacia della DaD, i liceali e i tecnici hanno mostrato generalmente atteggiamenti più critici rispetto agli studenti degli indirizzi professionali Figura .
Il tempo dedicato allo studio individuale, rispetto alle lezioni in presenza, è tendenzialmente aumentato: lo dichiara il 71,5% degli studenti (68,9% tra quelli di quarta e 73,6% tra quelli di quinta), quota più elevata tra i liceali (72,9%) rispetto ai tecnici (69,9%) e ai professionali (68,4%).
L’aspetto positivo è dato dal fatto che il 66,1% degli studenti (il 72,7% di quarta e il 60,5% di quinta) ritiene di aver migliorato l’organizzazione del tempo dedicato allo studio rispetto alla condizione precedente; questa condizione è percepita in misura maggiore dagli studenti professionali (70,5%).
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